sabato 22 dicembre 2012

PICCOLO, GRANDE UOMO...

mio fratellino Paolo, io, mia sorellina Alice


.....ricordo ancora la scena come fosse ieri....eravamo nel cortile di casa mia sorella, mio papà ed io. Papà teneva in braccio quella sbirula di mia sorellina quando ci annunciò che mamma aspettava un bebè. Mi sono sentita al settimo cielo e ricordo in modo nitido di essere corsa in borgata e di aver raggiunto mamma e di averla abbracciata forte dicendole che ora sapevo.... allora avevo 12 anni scarsi e sarei diventata di nuovo sorella maggiore. Se penso a ciò che 6 mesi dopo mi ha legato così tanto al mio fratellino sorrido e mi emoziono ancora tanto. La notte del 29 febbraio è nato come fosse Gesù bambino....di notte, al buio, al freddo, velocemente e soprattutto in casa, lui, che mia mamma sperava tanto fosse un maschietto, Paolo. Ho sentito e visto le ultime spinte di mia mamma, ho visto uscire questo batuffolo e sentito mia mamma esclamare che fosse un maschio, dopo aver toccato i suoi genitali al buio...sono corsa sotto a scaldargli l'acqua perr il bagnetto e sono corsa in borgata a chiamare i vicini per avvisarli del nuovo arrivo....
Negli anni a seguire ricordo che Popi, così lo chiamavamo, cresceva molto sveglio, molto intelligente e attento a tutto. Ricordo solo a sprazzi la mia vita con lui, era silenzioso e dolcissimo, quando giocavamo con le macchinine mi usava come pista su cui far circolare le sue macchinine.....me lo ricordo intento a giocare sul muretto della cucina con un sacco di automobiline accodate una dietro l'altra e trascorreva le ore a farle andare avanti di mezzo centimetro dalla prima all'ultima e poi ricominciava....quando giocavamo a Memory vinceva sempre lui perchè aveva una memoria da far paura....era mio complice quando volevo andare in giro e volevamo mangiare qualche schifezza.....giravamo insieme e mi teneva le parti....finchè mamma non gli chiedeva a colpo sicuro, sicura di scoprirci.....quando arrivava una macchina dal fondo della strada della borgata lui riconosceva subito il motore e diceva che stava arrivando la macchina di quella marca e noi increduli ci affacciavamo dal muretto che dava sulla borgata solo per vedere se quello che aveva detto era giusto....e lo era sempre!!!! Ricordo che quando era piccino a me sembrava un bambino bellissimo e a mia mamma no, e quando lo diceva io mi arrabbiavo tantissimo... Mi ricordo quando saliva in macchina con me, fresca di patente, come si stupiva che viaggiavo come una pazza per le curve fino in paese......
Me lo ricordo un pò più grande, quando andava a scuola e faceva disperare mia mamma perchè non aveva voglia di studiare e a tutti noi pareva un torto così grande che una mente così sveglia ed intelligente potesse non aver voglia di studiare....ero persino andata ai colloqui degli insegnanti con mia mamma per aiutarla a mettersi meglio le mani nei capelli....


....e poi lo guardo adesso, quasi 25enne e mi emoziono vederlo così grande, così alto...lo scruto e mi diverto  vederlo giocare con le mie bimbe, con quella pazienza serafica e quella dolce severità che usa per stare con loro....lo osservo mentre cucina, mentre legge e si informa sulle ricette, mentre si guarda allo specchio, mentre mangia, mentre semplicemente pensa a qualcosa grattandosi il mento.....così affettuoso e amorevole, adoro il rispetto che ha per mamma e papà e per il resto della famiglia....taciturno ma appena apre bocca divertente, talmente spontaneo che non puoi non ridere.... talvolta si innervosisce perchè qualcosa non va come vorrebbe lui, ma non alza mai la voce, nè si scompone più di tanto.....sto avendo la fortuna di lavorarci insieme ora che abbiamo aperto il ristorantino insieme. Ho tanto da imparare da lui, che tutto sembra essersi capovolto....la sorella maggiore non sembro più io, ora è lui quello che tiene le redini della nostra coppia....è lui che mi dimostra il lavoro, lui che mi insegna a fare determinati lavori in sala, che mi rimprovera....gli anni di lavoro nel campo della ristorazione gli hanno dato una sicurezza strabiliante e siamo un pò come quando era piccolo ed io gli insegnavo a colorare dentro le righe, gli dimostravo i numeri, lo aiutavo a disegnare....
...rimpiango un pò quei momenti, ma solo perchè il tempo è passato così velocemente da quella notte in cui sono stata svegliata dai trambusti del trasloco dei letti per far partorire mamma nella nostra cameretta, che ora mi ritrovo un fratellone cuoco e non mi sembra vero tutto ciò. Da quando ha cominciato a lavorare lo si vedeva sempre meno, finchè addirittura non è andato a vivere in Spagna.....allora mi era sembrato di subire un abbandono nonostante non ci si vedesse spesso....ma meno male che avevo la mia famiglia e il lavoro a cui pensare così non pensavo troppo alla sua lontananza....se Dio vuole è tornato e ora me lo posso godere per tutti gli anni in cui me lo sono un pò perso....anche per la felicità di mamma e papà che ci rivedono tutti e tre insieme.... =)

mia sorella Alice, mio fratello Paolo, Io