domenica 23 settembre 2012

Voglia di vivere sul serio....

Da quando sono rimasta a casa da lavoro ho approfondito alcune conoscenze su internet, su facebook e anche dal vivo. Mi sono iscritta a vari gruppi, ad un GAS (gruppo d'acquisto solidale) locale e partecipo ad alcuni incontri con mamme e bimbi della zona. Tutto sarebbe normale se non fosse che questo approfondimento e queste conoscenze mi hanno sconvolto, dentro di me, la mia vita. Già da quando sono rimasta incinta della terzogenita, 4 anni fa, ho cominciato a pormi qualche domanda e a parlarne con mio marito. I miei dubbi erano focalizzati sulla nostra salute, oggi sempre più precaria, sull'alimentazione, sempre più trascurata, su uno stile di vita in cui, per la verità, ci sono nata vissuta e cresciuta ma che, per vari motivi, andando via di casa ho voluto abbandonare. Bene, con la nascita di Maddalena ho cominciato a rimettere a fuoco sulla mia vita: su come sono sempre stata in ottima salute, per merito di scelte (drastiche) dei miei genitori, su come mi sono sempre distinta rispetto agli altri riguardo i denti, le malattie, l'ossatura, i capelli....a ben pensarci tutto ciò che non mi è mai capitato (rottura di arti, carie, influenze continue, ecc) non era avvenuto per pura fortuna e cominciavo a capire che la frase del filosofo Feuerbach "Siamo ciò che mangiamo" non era stata detta tanto per dire, ma aveva alla base una serie di motivazioni ben valde per poterci credere e poter soprattutto mettere in pratica. Le stesse cose che il mio papà, pur non essendo un filosofo, nè un medico, nè un personaggio famoso, mi aveva sempre detto e, a forza di ripetermelo (non ha mai smesso, nemmeno ora che il mio stile di vita è cambiato, per fortuna!!!) un pò nella mente me l'ha inculcato. Col senno di poi mi rendo conto che gli sono voluti ben 33 anni perchè le sue insistenze, la sua caparbietà e la sua pazienza (soprattutto!!!) cominciassero a dare qualche piccolo frutto, ma credo che dopo 4 anni un pochino fiero di me possa esserlo. Se con la gravidanza di Maddalena qualcosa in me si muoveva, quella del nostro ultimo pupo ci ha dato proprio il via per una "nuova" avventura di famiglia. Oltre all'appoggio, all'esempio teorico e pratico e all'ausilio tecnico dei miei genitori, ho avuto il supporto di alcune donzelle che piano piano si sono insinuate nella vita mia, di mio marito e delle nostre figlie. Piano piano, in silenzio, in punta di piedi, mi si è aperto un mondo fatto di tutto ciò che non è la vita normale e quotidiana. Mondo già visto fare da mia mamma e da mio papà, ma che per me è sempre stato fatto solo da mia mamma e mio papà.....Pannolini lavabili, serenità nell'allattamento e allattamento prolungato (ovvero non solo i 6 mesi canonici e poi via con lo svezzamento), alto contatto con i propri figli, passaggio dall'alimentazione tendenzialmente vegetariana al tendenzialmente vegana, autoproduzione, semplicità di vita, riutilizzo del regalo/baratto/cambio/presto. Insomma, tutto ciò che avevo vissuto con i miei genitori fino al giorno in cui mi sono trasferita fuori casa (stile che, naturalmente, loro non hanno mai cambiato) l'avevo accantonato per darmi alla pazza goia di una vita mai provata prima. Dopodichè sono tornata sui miei passi. E' un pò come andare a cavallo a briglie sciolte e poi far rientrare l'animale con le redini dove ti serve....mi sono sentita un pò il cavallo della situazione. Appena ho potuto ho approfittato di ciò che non avevo mai veduto/vissuto/provato (da sola, ovviamente, sulla mia pelle). Pian piano, con l'aiuto esterno, sono rientrata nei canoni del recinto. Non che mi piaccia l'idea di girare intorno ad un palo, nè tantomeno vederlo fare ad un purosangue, ma in questo caso per noi è stata una grande fortuna rientrare nelle abitudini alimentari e di vita avute da bambina.

Intanto questo gruppo, chiamato Semi di Lino, mi incuriosiva sempre di più. Chi ne fa parte è fortemente motivato eticamente ed ecologicamente. La maggior parte delle mamme, future mamme e plurimamme sono vegane, alcune sono vegetariane, altre onnivore ma rientrano in quella fascia di ecomamme che si richiede per poter, più che altro, confrontarsi con le altre....Queste ragazze sono entusiasmanti, ognuna di loro ha idee che turbinano per il forum o il gruppo di fb che mi sorprendono ogni volta. Ci sono mamme decisamente giovani che fanno "invidia" perchè alla loro "tenera" età (d'altronde tra qualche anno avrò 40 anni e non sarò decrepita ma di sicuro non sono più 20enne anche se, a ben pensarci, il mio viso da bimba non dimostra l'effettiva età degli anni 70....sigh sigh.... =))  ) le vedi impegnate tra un pannolino lavabile e la lavorazione della pasta madre, tra il documentarsi per un pediatra "serio" e l'autoproduzione di vestitini per i loro bebè....loro sanno fare tutto, hanno idee su tutto e mi coinvolgono nel mio entusiasmo di avvicinarmi il più possibile al loro stile per riallacciarmi a dov'ero rimasta quando dai miei facevo tutto ciò, inconsapevole del fatto che quanto stavo imparando sarebbe stata la mia vita in futuro....lavorare la terra, fare le conserve, imparare le dosi per fare il tofu o rinfrescare la pasta madre al posto di papà, cucire le palline yo-yo con la macchina da cucire a pedali, cambiare il fratellino mettendogli il ciripà, cucinare cibi non raffinati e senza zucchero o sale, assistere e aiutare i mie durante i corsi di cucina .....insomma, guardo con piena ammirazione queste ragazze e penso: ma perchè ho abbandonato questo stile di vita così importante, così semplice ma così completo?? Dov'ero, cosa facevo e come vivevo quando avevo l'eta di queste ragazze?? E alla fine non ho risposte che non mi deludano, soprattutto per come sono sicura di aver "deluso" i miei genitori quando i primi anni avevo reintrodotto carne, pesce, uova, latte e formaggi e abbandonato tutto ciò che aveva a che fare con una vita semplice. Però mi consola il fatto di esserci di nuovo, di aver abbandonato la cucina imparata alla scuola alberghiera e di essere riuscita, malgrado tutto, a ritornare in cucina più volenterosa di imparare e convertire le mie ricette su stile cruelty-free......
Sto imparando un sacco di trucchi ed un sacco di cose da queste ragazze: la ragazza che mi ha colpita di più è Maria Rita, ragazza molto giovane con 2 bimbi. Una delle prime volte che l'ho conosciuta aveva la bimba in braccio di 10 mesi circa senza pannolino. Da lei ho appreso l'esistenza dell'EC (Elimination Comunication-comunicazione sull'eliminazione): togliere il pannolo al neonato di pochi mesi comunicando in modo profondo con lui e rispondendo ai suoi bisogni e alle sue esigenze in modo del tutto naturale. In effetti ciò che una mamma dovrebbe fare con i suoi figli al 100% e che in effetti non tutte sanno e fanno. 
Quando Silvia (il capogruppo, la mente e il braccio ed ora anche la panza del nostro GAS)è rimasta incinta la seconda volta, ho visto che continuava tranquillamente ad allattare il primo figlio ormai all'anno e mezzo compiuto e mi è venuto subito di chiederle come avrebbe fatto nel momento in cui sarebbe nato il bebè ad allattarli insieme, con una semplicità disarmante mi ha risposto: "allattamento a tandem!"....in efetti poco tempo dopo l'ho visto in pratica da Maria Rita. Entrambi i suoi bimbi ciucciavano ognuno al suo seno con naturalità. Così ho imparato cosa fosse. 
Con Isabella ho ri-appreso la cucina senza zucchero. Niente zucchero nei dolci, nei biscotti, nei muffin....niente. Io che già ero passata dal raffinato allo zucchero di canna mi sentivo "brava" mi sono resa conto che col malto, succo d'agave e soprattutto con l'uvetta, i dolci venivano buoni,dolci lo stesso ma soprattutto venivano!!! E così anche io ho eliminato del tutto il veleno dalla dispensa. 
Angelica mi ha insegnato quanto un essere umano può amare un animale trattandolo come tale ma con immenso amore. Incondizionato, illimitato, totale ma soprattutto senza ricambio. Penso sia meraviglioso vedere tanto amore così, siamo ad un punto in questa società che non si sa più cosa sia l'amore. Beh, vederlo esprimere in modo così naturale anche verso la sua bimba e il suo maritozzo è bellissimo e mi apre il cuore. Adoro la mia Angie!!!
Marika l'ho vista la prima volta col suo bimbo in un'azienda agricola in cui c'era un buffet veg. mi ha colpita la sua pazienza e il modo di parlare calmo, pacato ma allo stesso tempo gioioso e rilassato col suo bimbo. Davanti ad una qualsiasi reazione positiva o negativa del suo pupo lei reagiva con un aplomb disarmante. Io che mi sento di perdere la pazienza in un attimo e non importa dove sono; potrei urlare, arrabbiarmi o sgridare le pupe, vedere lei così calma e tutta d'un pezzo mi ha suggerito (probabilmente in modo involontario) che le stesse cose che io dico alle mie figlie in modo brusco e senza tolleranza, avrebbero più ritorno con un bel sorriso e molta più pazienza.....epperò se è dura....ho provato a mettere in pratica...ma mamma mia!!!!
Aurora: di lei amo la naturalità del fregarsene del giudizio degli altri che in contemporanea sbatte contro lo star male per i suoi figli. Mamma allo stato puro, genitrice, educatrice all'ennesima potenza. Non dice una parola fuori posto (che nel mio gergo di scaricatrice di porto chiamo parolaccia.... eheheh!!), voce di una dolcezza allucinante, viso abbagliante, con 3 figli uno più bello (dentro e fuori) dell'altro. Sto avendo la fortuna di approfondire la conoscenza sua e della sua famiglia, avendo figli della stessa età e ci è capitato di uscire insieme. Colpisce vederla stare male quando vede i suoi figli litigare (non credo che nessun genitore ami vedere i propri figli che litigano e magari arrivano alle mani, ma so che tanti riescono a superare la situazione o alzandole a sua volta o fregandosene di ciò che accade. Ma capisco bene il senso di frustrazione quando anche io vedo le mie che si attaccano per bocca o per mano....)e come cerca di riappacificarli dopo....con una pazienza davvero ammirevole, con uno sguardo severo ma dolce che non le si può dire di no. Adoro Aurora, mi sta insegnando che la tolleranza e la pazienza verso i propri figli è l'arma migliore per tenerli vicini a sè in questo momento di confusione legata all'età. Cosa faticosa ma decisamente indispensabile....
Merigiò è venuta a vivere al mio paese qualche mese fa. Le ho visto la panciotta crescere mese dopo mese ed è una maestrina semplice, dolce, che piace molto anche ai bimbi, perchè la mia secondogenita è già pazza di lei....Festeggeremo insieme il primo compleanno del mio Pisellone e la nascita del suo....a lei devo la dolcezza con cui ha conquistato le mie bimbe. Vorrei che avessero un'insegnante bella così (ovviamente per bela non intendo solo fisicamente...!!) da cui imparare l'amore per il prossimo. Non tutti gli insegnanti lo tramandano ai propri allievi....
Con le mie amiche qui citate e con le altre con cui non ho ancora approfondito del tutto la conoscenza (Alessia, Annalisa, Monica, Giuliana,ecc) ma che comunque sono pilastri importanti ed indispensabili per il gruppo, sono riuscita ad analizzare varie tematiche per me importanti ad es. i vaccini. Se potevo avere qualche minimo dubbio sul vaccinare sì o no (ma non ne avevo affatto!!) ora ne sono certa. La scelta che ho fatto è stato uno dei  regali più importanti che potessi donare ai miei pupi. L'allattamento: grazie alle ragazze ad oggi, dopo 8 mesi di vita, allatto ancora quasi in modo esclusivo il Pisellone. Cosa che non avrei mai creduto di poter fare, dato che con  le altre pupe sono arrivata al massimo della soglia di 5 mesi, arrancando, strizzando i capezzoli e facendo riti spettacolari ogni volta che era ora di allattarle. Per me questo è stato un passo davvero importante. mi ha dato una carica che non sentivo più dal primo parto andato male e tutti gli altri appresso al primo. Ho sempre creduto che una mamma fosse completamente tale dopo aver partorito in modo naturale e allattato allo stesso modo. Ovviamente non è così, e va da sè che per essere una Mamma a tutti gli effetti non basta partorire ed allattare, ma è sempre stato il mio cruccio di non sentirmi completa.  Partorendo con 4 cesarei e non riuscendo nemmeno ad allattare un minimo senza dover ricorrere al latte artificiale, il mio ruolo non l'ho mai sentito definito. Ora che sto arrivando vicina all'anno del pupo e che starei per escludere il latte artificiale mi sento già con un piede in Paradiso, dalla felicità, e non sarei a questo punto se le ragazze non mi avessero dato una mano, un sostegno ed un aiuto nei momenti di crisi che ho avuto quando credevo di non avere più latte. Riconoscenza per tutta la vita.... =)))  L'autoproduzione: è stato un aspetto importante che ho approfondito con loro e che mi ha permesso di giocarmela con Mirko quando ho deciso di chiudere l'attività e dedicarmi alla mia famiglia. In effetti se si comprano le materie prime c'è un bel risparmio sul prodotto finito. Non che non lo sapessi, ma saperlo e metterlo in pratica implica un passo non indifferente. Che però ora sto riuscendo a concretizzare con il loro aiuto a voce, sui loro post o sui link/indirizzi/conoscenze che passano. Il baratto/regalo/riutilizzo: già un pò di tempo fa mi ero accorta che le spese al mercatino dell'usato si riducevano non poco. Il trucco è quello di non pensare all'oggetto come usato ma come al fatto che gli si ridà una nuova vita. La stessa cosa vale per i vestitini e oggettistiche dei bambini che in questo gruppo non smettono mai di vivere, ma continuano a girare e dare un perchè alla loro esistenza. Con il gruppo ho imparato che si può anche donare senza per forza ricavarci un guadagno: il vero vantaggio è il sentirsi poi bene con se stessi perchè si è aiutate altre persone. Non sempre è davvero così profiquo il guadagno dei soldi, che fa molto materiale il gesto. 


Insomma, potrei andare avanti ancora per ore, ma il succo è che è stata davvero una fortuna riuscire in poco tempo a conoscere tutte queste ragazze che in un modo o in un altro mi fanno sentire una persona migliore: con veri valori da tirare fuori sul serio ed insegnarli senza riserva ai miei figli. Con un minimo di consapevolezza su quanto l'essere umano inquini anche solo consumando carne e derivati, utilizzando per comodità oggetti usa&getta e buttando via oggetti che si potrebbero far girare fino a completa usura. 
Quindi è un sincero grazie, ma che viene proprio dal profondo del mio cuore ad Angelica, Aurora, Maria Rita, Isabella, Silvia, Marika, Merigiò e a tutte le altre che spero di avere la fortuna e l'onore di frequentare un pò di più, per essere come siete, per gli insegnamenti che mi avete dato finora e che sicuramente mi darete in futuro, per la semplicità delle vostre vite e la generosità del volerle condividere con me. Ma grazie soprattutto per aver risvegliato in me quella vera e sana voglia di vivere che si era assopita da un pò di anni a questa parte e che sbatteva con la voglia di essere diversa dalle persone comuni e da voler vivere in modo differente rispetto alla società attuale. Evidentemente solo gli insegnamenti di mamma e papà non bastavano a darmi il via. Mi auguro di poter contraccambiare in qualche modo tutti questi consigli/esperienze/indicazioni che ho elaborato finora. Grazie, grazie, grazie.