martedì 27 dicembre 2011

Al mio Pisellone....



Eccoci....a 15 giorni dal tuo arrivo, sono qui in attesa con le mie ansie e le mie paure di plurimamma, che sono sicura non avrò più appena ti vedrò. Ma ora riesco solo più a perdere ore di sonno a pensare come arriverai, quando precisamente, come sarà dopo con te e con le tue sorelle, col tuo meraviglioso papà, con il lavoro, con la casa..... Ho trascorso una gravidanza immagino invidiabile da un sacco di donne, visto che non ho sofferto di nulla e mi è passata con un soffio e continuo a pensare che 9 mesi così meravigliosi non si possono concludere con un'operazione. E passo le ore a pregarti, a sperare che prima di 15 giorni tu voglia letteralmente catapultarti fuori, con i dolori giusti di un parto ma alla velocità della luce, per non dare il tempo ai medici di tirare fuori i loro ferri del mestiere. Tutto parrebbe coincidere perchè sia così....sei il quarto pupo, perfetto per il numero di figli che volevamo papà ed io. Sei un maschio, finalmente un erede dopo ben 3 donzelle petulanti....9 mesi in cui, pur lavorando, non ti ho sentito. Sto sentendo solo quest'ultimo periodo perchè ti assesti di continuo, mi spingi, mi tiri, ti giri, batti e hai il singhiozzo,mi fai male ma cerco di non lamentarti, perchè mi sei esploso 20 giorni fa dopo 8 mesi in cui, pur facendoti sentire, sei rimasto buono buono nel tuo spazio, nella tua acquetta e crescevi piano piano senza disturbare. Ti sei fatto sentire da subito, da dopo il test di gravidanza. Prima tramite la sensazione di avere tante bollicine nella pancia. Man mano i tuoi movimenti hanno preso una forma ed una consistenza più reale, tanto che anche papi poteva sentire la tua presenza. Ma sempre con la delicatezza di un ometto che ama la sua mamma, che non vuole farle del male, che la protegge persino. Ed ora sei esploso. Ora sei un ometto più forte, con gli stessi movimenti di qualche mese fa ma più grande. E ti vediamo prendere forma in questo pancione che ora si vede e se ne sente il peso. Ma mai, mai che in questi mesi tu mi abbia infastidita con nausee, vomiti, problemi di una gravidanza: mai che abbia sperato di finire in fretta queste nove lune per averti fra noi. Pur muovendoti e agitandoti quotidianamente.....Direi che quindi potrebbe essere tutto perfetto per concludere quest'ultima gestazione con un bel parto naturale, cosa che continuo ad immaginare possa avverarsi. E non dispererò fino alla fine di questo percorso insieme. L'ultimo. Che quando ti muovi e mi strapazzi ne assaporo ogni istante pur avendo male, perchè so che è l'ultimo. E spesso, quando la pancia mi si strizza e mi si accartoccia mi viene da piangere perchè sono momenti che non vivrò più. Una mamma lo sa quando è il momento di dire basta. E il mio è arrivato. Per essere una buona mamma non basta portare in grembo i propri figli, occorre continuare il lavoro dopo. Ed io ne ho per 4, per scelta, ma ce l'ho. E devo portarlo avanti questo lavoro. Quindi questa è una tappa che non vivrò più....e mi fa tanta tristezza sapere che non avrò più un pancione che crescerà, il cui pupo vivrà dentro di me per 9 mesi, che non sentirò più il battito come un cavallino galoppante, sì, mi fa davvero tanta tristezza. Mai pensavo di poter rimpiangere così un pancione, pur non avendo ancora comprato. Ma magari tutto ciò passerà appena ti vedrò. E spero, mi auguro e ci auguro (per te, per me, per papà) che tutto ciò si avveri con le gambe attive e senza puntura anestetica. Ma nel caso dovesse mai finire "male", in sala operatoria, cercherò di riprendermi in fretta, in modo da tornare a casa e ricominciare da quel punto con te, con le tue sorelle, con papà, tutti e sei, come abbiamo desiderato papi ed io quando uscivamo insieme. Una famiglia così numerosa da  "fare il giro del tavolo". 
A presto, Pisellone mio!!!!

martedì 20 dicembre 2011

Stella stellina......


Stella Stellina
 

Stella stellina
la notte si avvicina:
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla.
La mucca e il vitello,
la pecora e l'agnello,
la chioccia coi pulcini,
la mamma coi bambini.
Ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna

Questa filastrocca mi fa capire proprio che ogni pupo deve stare con la sua mamma....non c'è altro affetto che  li possa consolare. Ho seguito io personalmente la crescita delle due pupe maggiori. Ero sempre a casa, andavo a lavorare quando arrivava il loro papà e tranne qualche suo viaggio di lavoro, non le ho mai lasciate in giro, se non per altro. Ma non per lavoro. Eppure sono state sempre molto indipendenti. All'asilo sono sempre andate molto volentieri, tra tutte e due ricordo di aver potuto contare sulla dita di una mano le volte che sono entrate piangendo e mi hanno lasciata col cuore straziata ma quando chiamavo dopo mezzora per sapere se la crisi era passata, rimanevo tranquilla perchè avevano già dimenticato tutto. Quando ho aperto l'attività di lavanderia l'ho fatto proprio per loro, per poterle seguire da vicino seppur lavorando, perchè in casa avevamo bisogno di un altro lavoro, ma io avevo questa idea fissa di non lasciarle "in giro" così ho deciso di aprire l'attività contando che nel pomeriggio potevano stare con me nel retro del negozio. Al di là delle scelte di cui mi sono pentita cammin facendo durante questi quasi 4 anni di artigiana, finchè non è nata la piccola le pupe sono state effettivamente con me. Avevo allestito il retro in modo che potessero fare i compiti e nel frattempo sono cresciute e, avendo l'abitazione dietro l'angolo della strada rispetto a dov'è il negozio,  riuscivano a stare anche a casa da sole, soprattutto quando erano in vacanza e potevano avere la possibilità di dormire un pò di più senza essere obbligate a svegliarsi per venire con me in negozio. Alla nascita di Maddalena ho modificato l'allestimento del retro del negozio che si adattasse più ad una neonata che a due bimbe di 6 e 9 anni che ormai facevano compiti e giochi a casa da sole per quell'oretta che aspettavano il papà dal lavoro al pomeriggio. Il problema della piccola è comparso quando ha cominciato a camminare. Ad un anno e mezzo ero ormai disperata (dopo 8 mesi di rincorse dietro alla piccola) perchè non riuscivo più a tenerla, fra i pantaloni stirati e gli indumenti puliti, fra il ferro da stiro bollente e i bottoni della lavatrice. Così sono intervenuti i miei suoceri. Pur essendo dispiaciuta del distacco, hanno cominciato a venire a prendersela gradualmente prima un paio di volte a settimana e poi via via tutti i giorni. Ho molto apprezzato il loro aiuto, anche perchè le hanno insegnato l'ordine, la pulizia, (cosa che a casa non si trova quotidianamente come dai nonni....  =(((  ),  hanno scandito la giornata tra  pappe, gioco e nanna secondo sue esigenze. Veniva il nonno verso metà mattinata e la riportava a metà pomeriggio. In questo modo sono riuscita a ricominciare a riorganizzare il lavoro in lavanderia che ultimamente facevo fatica a gestire con la piccola terremota......Tutto ciò avveniva ad Ottobre scorso, anno in cui non mi sono resa conto che c'era un problema: il cibo. Da subito abbiamo comunicato ai nonni la nostra scelta di non darle nulla di derivato animale: nè carne, nè latte e latticini, nè uova. Semplicemente frutta, verdure, legumi e cereali che ogni tanto le mandavo. Tutto ha abbastanza marciato fino a qualche mesetto fa. Maddalena ha smesso di voler mangiare a casa la sera. Vuoi per la troppa merenda al pomeriggio, vuoi per il palato che si stava formando, vuoi per non so cosa....sta di fatto che la sera era diventato un inferno. La maggior parte delle sere andava a letto senza cena (a casa nostra vige la regola: mangi questa minestra o fuori dalla finestra.....può essere condivisibile o meno, ma l'abbiamo sempre rispettata tutti ed ha sempre funzionato) e ci andava giustamente arrabbiata , nervosa e a volte piangente. Che ci fosse minestra, pasta, legumi, insalata, verdure....nulla di ciò che cucinavo le garbava più. Non credo di cucinare così male, ma optando per una cucina sana, non uso salse intingoli e condimenti da "leccabaffi" e finchè le bimbe grandi si rubano la pietanza dalla pentola immagino che il piatto cucinato non sia nemmeno così disgustoso.Sono consapevole del fatto che i bimbi passano quel periodo in cui non mangiano o per i denti, o per le afte (nel frattempo è comparso anche quel problema....occasionalmente aveva le afte, quindi tribulava a mangiare)o per scelta personale, e ci sta. Ma così era davvero troppo. Quindi l'altro pomeriggio abbiamo preso il coraggio a due mani, ho mandato il maritozzo in avanscoperta (visto che sono i suoi genitori...) e abbiamo comunicato loro che d'ora in avanti la bambina verrà a mangiare a casa. Ovviamente la loro reazione non è stata positiva come si sperava; mia suocera si è subito difesa dicendo che lei alla bimba ha sempre cucinato tanta frutta e verdura. Mio suocero invece ha subito attaccato dicendo che suo figlio ha sempre mangiato tutto ed è stato sempre bene. Ovviamente questo è stato un attacco personale a me, che dopo 13 anni che vivo con suo figlio, speravo non subire più. Invece ho incassato prendendomela perchè illusa che avessero capito che le decisioni che si prendono nella mia famiglia le si prendono insieme e non sono io che comando e che decido anche per lui. Ma vabbè......Sta di fatto che da ieri la donzella è tornata a pranzare con me. Sicuramente si tratta solo di 1 giorno e mezzo ed è meglio non illudersi della velocità con cui si è adattata a cambiare abitudini: Se ieri a pranzo ha provato a fare 2 storie per mangiare qualche pezzo di verdura cruda e il passato di verdure con l'avena, ieri sera ha mangiato qualche verdura cruda in più, la cotoletta di seitan con l'insalata di barbabietole senza battere ciglio. Ed oggi di minestra di lenticchie con la zucca se n'è scafonata letteralmente 2 piatti senza nemmeno accorgersene. 
Allora ho capito che i bimbi vanno proprio seguiti da noi genitori, tanto più se decidiamo per loro una vita diversa dalla quella media italiana. Sono tornata proprietaria delle eccezioni che voglio far fare a mia figlia: a tavola le ho tolto il bere, la frutta e la televisione, come d'altronde succede da un pò di tempo la sera. Le ho tolto il pane integrale della panetteria che i nonni le davano e le ho reintrodotto quello integrale fatto a mano in modo naturale. Le ho tolto la pasta tutti i giorni (che la nonna le cucinava un giorno con i ceci, un giorni con le patate, un giorno con i piselli, un giorno con le lenticchie.....) e finalmente la vedrò mangiare i cereali che con i nonni naturalmente non mangiava. Saprò quante caramelle o cioccolatini o patatine o pizzette mangerà  durante il giorno come eccezioni e riuscirò a gestire meglio il problema del catarro o delle afte a cui ogni tanto è stata soggetta. Sono sempre più convinta che la salute si conquista giorno dopo giorno mangiando veramente in modo sano (non basta mangiare frutta e verdure come pensa qualcuno, le accortezze per un'alimentazione corretta direi che sono molte di più!!!) e, con tutta la gratitudine che posso provare per i nonni che mi hanno aiutata fino ad ora, l'alimentazione che hanno loro è tutto fuorchè naturale. Consapevole degli sforzi che hanno fatto per cercare di seguire le nostre idee comprando il tofu, dandole yogurt di soya, proponendole i miei "surrogati" di sugo (di seitan) o pastina (in realtà erano cereali tritati grossolanamente che le mettevano nel passato) che mandavo loro, ho davvero capito che una cosa fatta bene va seguita personalmente e non sperando che gli altri la facciano per te. Il nonno è ancora un pò arrabbiato ma io lo lascio sbollentare, prima o poi gli passerà. Maddalena è tornata a casa ed è ciò che più conta per me, anche perchè il nonno la viene a prendere lo stesso per un'oretta e mezza o due e me la riporta a mezzogiorno. Quindi l'occasione per stare insieme ce l'hanno comunque....Ed ora ci prepareremo all'arrivo e al tran tran col pupo e, il prossimo settembre, la nuova avventura dell'asilo. =))

giovedì 15 dicembre 2011

DISAVVENTURA IN LAVANDERIA



Ho conosciuto i fratelli R. e l'azienda di macchinari per lavanderie/tintorie nuovi ed usati che rappresentano tramite lo zio di una mia amica. Essi vennero a guardare lo scorso anno la macchina lavasecco che avevo in negozio che mi dava dei problemi perché ormai vecchia. Io ormai non riuscivo più ad utilizzarla e mandavo i panni dei clienti a lavare presso un'altra lavanderia che gentilmente mi offriva il servizio di solo lavaggio.
Ad inizio dicembre il fratello minore si è presentato in negozio dicendomi che avevano sottomano 2 macchine, una simile a quella che avevo già in negozio, con distillazione manuale ed una a distillazione continua che proponevano a prezzo minore. Ovviamente io essendo aperta da non molto, optavo per una spesa minima ed in più per una macchina a distillazione continua che mi permettesse, quindi, di non fermare per mezza giornata la macchina per la distillazione del percloro. Poiché avevano fretta di svuotare la lavanderia che mi avrebbe fornito, tramite i fratelli R., la lavasecco ho accettato di buon grado di ricevere l'installazione della macchina a metà mese premettendo al Sig. R. che non avevo tutta la cifra a disposizione per pagargliela. Egli mi rispose che ci saremmo aggiustati e che l'importante era che avessi i soldi per pagare gli operai che sarebbero venuti quel giorno ad eseguire il cambio. Così a metà Dicembre scorso i fratelli R. e 2 operai si sono presentati in negozio e hanno cominciato a lavorare. Il lavoro alla fine è stato completato nel pomeriggio (il pranzo al bar-ristorante di fronte al negozio è stato pagato dalla sottoscritta per scelta personale)e quando è stata installata la lavasecco “nuova” ho visto che come meccanismo era molto simile a quella vecchia, così ho chiesto quanti anni avesse. Mi fu risposto che poteva avere una decina di anni e che prossimamente mi avrebbe fatto avere le istruzioni per il lavaggio. Un paio di giorni dopo l'installazione della nuova macchina  passò il fratello maggiore, addetto all'economia dell'azienda, a cui stupidamente consegnai più assegni post-datati (che non avevo idea fosse un gesto penalmente punibile) con la cifra pattuita.  All'inizio vennero varie volte per insegnarmi i primi passaggi per lavare e asciugare. Arrivarono le feste di Natale e le loro visite da quotidiane da rare diventarono inesistenti nel giro di 10 giorni. E la macchina cominciava già a dare i primi problemi tecnici: un tubo perdeva acqua ad ogni lavaggio e una guarnizione secca permetteva la fuoriuscita dell'odore di percloro che infastidiva me che stavo nel negozio tutto il giorno e i clienti che entravano 
durante la giornata. Inoltre la macchina durante il momento della centrifuga traballava in maniera smisurata, tanto da ottenere un richiamo verbale dall'amministratore del condominio per troppe vibrazioni che addirittura sentivano i condomini del 4 piano. E ancora, la guarnizione della vasca dei fanghi (rifiuti tossici) secca anche quella, permetteva la fuoriuscita, seppur minima, dei fanghi sul pavimento. Durante le feste natalizie, nonostante i problemi e il fatto che fossi aperta al pubblico non li chiamai per rispetto delle feste.
Ho scoperto, chiamandoli nell'anno nuovo, che avevano subito un lutto in famiglia. Il padre, che a metà dicembre era grave, li aveva lasciati quindi al telefono mi fu chiesto di pazientare, che subito dopo la burocrazia e l'aiuto morale alla mamma, sarebbero tornati al lavoro. Nel frattempo non avevo in mano nulla del pagamento effettuato con gli assegni, ma rimasi sulla fiducia ed attesi un loro riscontro, pensando che fosse umanamente una mancanza di rispetto chiedere loro una dichiarazione di pagamento. Nel bel mezzo dei miei problemi tecnici e dei loro famigliari pensai di rivolgermi allo zio della mia amica che venne una mattina del nuovo anno e mi mise a posto la perdita di acqua eseguendo dei raccordi che avrebbero dovuto eseguire subito i tecnici quel giorno durante l'installazione ma che a detta loro sarebbe stato un lavoro che avrei dovuto far eseguire da un idraulico a mie spese. Nel frattempo mi si era accesa una spia sul quadro che non sapevo cosa fosse perchè non in possesso di istruzioni e la macchina non asciugava più i panni, lasciandoli umidi e impregnati di percloro. Lo zio della mia amica si occupò di toccare un po' di spie qui e là sul pannello dei comandi e dichiarò che la spia accesa fosse normale. Mi chiese quindi un rimborso spese per il passaggio e se ne andò. A distanza di 40 giorni dall'installazione della lavasecco finalmente il Sig. M. si presentò in negozio con un operaio per vedere quale fosse il problema e finalmente scoprii che la spia rossa non era altro che mancanza di acqua. Mi insegnò così a risolvere il problema e riguardo le eccessive vibrazioni durante la fase di centrifuga mi dissero che esse erano dovute ad un fissaggio a terra della macchina in parte in zona di sabbia ed in parte in zona di muratura e che non essendo quindi tutta in muratura le viti fissate non tenevano a sufficienza. La soluzione era chiamare un muratore (a mie spese) far bucare il pavimento e creare dei pozzetti in cemento in modo da fissarla meglio. Questa soluzione non mi ispirò perchè essendo in affitto non volevo ridurre il pavimento del locale in un colabrodo. Quindi la tenni così e, per evitare troppe oscillazioni della macchina, cominciai a fare lavaggi meno carichi in modo da evitare troppi movimenti della lavasecco e aumentando i lavaggi settimanali. A marzo anche il fratello maggiore si presentò in negozio per definire la burocrazia e dopo la mia protesta, mi scalò il servizio pagato per l'intervento dello zio della mia amica. Da quel momento in avanti mi aspettavo tornassero per portarmi un cambio di guarnizioni, ma nulla avvenne. Nel frattempo l'estate era alle porte e la situazione non cambiava se non che gli assegni venivano incassati mese dopo mese. Parlando con altri miei fornitori a proposito della macchina e dei fratelli R., venne fuori che tutti stavano alla larga da loro perchè abituati a lavorare in modo poco corretto in tutta la zona di Torino e cintura: svuotavano le lavanderie che chiudevano per fine attività rimuovendo macchine che invece di finire dismesse venivano letteralmente rifilate ad altre lavanderie al cui interno lavoravano evidentemente persone incompetenti e ingenue come me. In effetti mi resi conto di tutto ciò perchè sulla macchina non esisteva una targa d'immatricolazione né ho ricevuto col tempo istruzioni e garanzia della stessa. Finalmente insospettita chiamaio un tecnico con cui collaboro da quando ho aperto il negozio. Quando venne a vedere la macchina si mise le mani nei capelli: la macchina era una vecchia lavasecco non più in commercio perchè non più a norma (in effetti nei comandi aveva ancora la scheda di programmazione, come l'aveva la macchina che avevo sostituito, cosa che non hanno più le macchine dal 1995 in avanti a norma Cee). Le vibrazioni rumorose non erano dovute al problema del pavimento, come aveva già detto un muratore a cui mi ero rivolta, bensì alle viti di fissaggio sotto l'apparato della centrifuga. E per quel che riguarda le guarnizioni il perito mi disse che era normale che non me le avessero sostituite in tutti questi mesi: non essendo più in commercio sicuramente i fratelli R. non avrebbero saputo dove reperirle.
Sfinita,  ad Agosto mi sono rivolta ad un avvocato. Un avvocato donna con gli attributi giusti a detta di varie persone tra cui mia mamma, i miei suoceri, mia cognata e una mia amica.  Speranzosa che tutto si chiudesse in fretta, senza non pochi problemi anche con l'avvocato stesso, finalmente un paio di settimane fa sono venuti a togliermi il macchinario. 
Mi sono chiesta quante siano le persone disoneste che ci attorniano ogni giorno. Sono davvero tante. Ma la cosa che rende il tutto più ignobile è che questi Fratelli R. sono padri di famiglia, genitori che insegnano ai loro figli la disonestà giorno dopo giorno. Che passano ai loro cuccioli l'idea di "fregare il tuo prossimo", perchè bisogna proprio essere in gamba per smontare un macchinario che dovrebbe finire in discarica, pulirlo, sistemarlo un pò e passarlo in un'altra lavanderia, installarlo e raccontarci su un sacco di balle pur di guadagnarci una misera cifra. Eppure è andata così. Ed io mi sono sentita la Regina dei fessi, degli ingenui e degli inesperti in materia. Ma la cosa che mi consola di più è che dopo 4 anni di attività ora sono una lavanderia ecologica, che non nuocerà più l'ambiente nè in primis le mie figlie che stanno in negozio con me. Però mi rimane l'amaro in bocca, per vari motivi: uno, quello di non averli denunciati. Il problema è che avevo la gravidanza in corso e non mi sentivo proprio di finire davanti a giudici o in tribunale.....volevo togliermi il problema al più presto. Due, essendo arrivati ad accordi senza bisogno di tribunale, io mi sono dovuta sobbarcare le spese di un avvocato e loro no, perchè non hanno risposto con l'avvocato, ma facendosi 2 conti evidentemente costava meno loro venirmi a togliere la macchina. Quindi è vero che alcuni dei miei assegni non li hanno più incassati...però è vero che hanno guadagnato una parte di soldi su un rottame. Ed io ci ho perso un macchinario in negozio indispensabile al lavoro senza chiedere loro i danni morali, lavorativi ed etici. Tre, non sono sicura che il rottame non sia stato di nuovo rivisitato e rifilato ad un'altra lavandaia fessa come me, cosa che mi turberebbe sul serio!!! 
Ma la storia è finita, l'amaro in bocca c'è ma la voglia di migliorare il lavoro nella mia attività è molto, quindi mi sistemerò in altro modo pur senza la macchina. E d'ora in avanti terrò un occhio sempre aperto sui disonesti che passano nel mio negozio. Per come sono fatta io non sono sicura che li riconoscerò, ma nel frattempo mi auguro che il lavoro disonesto di questi Fratelli R. verrà prima o poi smascherato. Lo spero con tutto il cuore. 

martedì 6 dicembre 2011

Festa di compleanno



Domani sera si svolgerà la festa di compleanno della figlia di una mia carissima amica, nonchè compagna di Veronica, la mia primogenita. Ora con l'età che avanza si opta per la cosiddetta pizzata; un gruppetto di pupacchiotte che sta entrando nell'adolescenza si trova in pizzeria e consuma pizza e dolce mentre chiacchiera e scatta foto con cellulari e macchinette fotografiche.....A questa pizzata partecipano le mamme delle festeggiate ( tavolo a parte, naturalmente!!!) che si trovano tra loro e nel mentre tengono d'occhio quella massa di ormoni che brulicano nel tavolo a fianco.... =D
La mia cara amica, per completare la serata e renderla ancora più piacevole, ha pensato di invitare anche un'altra nostra carissima amica comune (siamo le tre moschettiere, ci conosciamo da anni e stiamo molto bene insieme!!) e me a mangiare la pizza con lei. Ben venga, se è un momento in cui prese tra figliame vario e lavoro possiamo incontrarci per una pizza (cosa che tra l'altro ogni tanto facciamo per scambiarci le ultime novità che non si possono raccontare in quei pochi minuti che ci si trova davanti alla scuola o per telefono...), quindi abbiamo accettato entrambe con piacere. Se non fosse, purtroppo, che Veronica non è stata invitata alla serata dalle 2 festeggiate. Non mi stupisce più di tanto e soprattutto la cosa non mi sconvolge perchè conosco e convivo quotidianamente col caratteraccio di mia figlia e so che in effetti lei e la figlia della mia amica non vanno d'accordo e a ben pensarci i due caratteri non collimano dai tempi in cui noi mamme ci conosciamo. Ma subito la cosa non mi ha scalfita più di tanto, perchè per scoprire che Vero non era stata invitata ci ho litigato ben bene e subito, per concludere il discorso, le avevo detto che io sarei andata ugualmente mentre lei, per il secondo anno consecutivo, sarebbe rimasta a casa. Anche l'anno scorso non era stata invitata alla medesima festa, ma io ero andata lo stesso alla pizzata perchè nel frattempo l'avevo messa in castigo e volevo proprio farglielo vivere come un castigo. Ma quest'anno no. O meglio: in castigo combinazione ci sarebbe stata lo stesso per via del rendimento scolastico, ma visto che ultimamente non la sto più facendo uscire già da un pò, ero pronta a fare un'eccezione e permetterle la serata con le compagne. Parlando con la mia amica l'altra mattina è venuto fuori che era incarognitissima perchè anche lei ha litigato con sua figlia che non ha incluso nella lista degli invitati la mia bimba e voleva che la invitasse: confrontandosi con lei, però,  ha capito che proprio la ragazzina non voleva saperne perchè non si piacciono e non si parlano. E come biasimarla? D'altronde stanno vivendo un'età in cui cominciano a formare le loro idee, cercano il confronto e i litigi con i genitori a volte apposta per farci capire che stanno crescendo.....non è facile per noi imporci su certe loro scelte e sono convinta che, anche se in casa ho "la  parte lesa", la mia amica abbia fatto bene a non insistere troppo affinchè si ottenesse l'invito. Probabilmente la festa sarebbe stata rovinata ad entrambe; alla festeggiata che si sarebbe sentita obbligata a vedere chi non voleva e all'invitata che si sarebbe sentita di troppo. Personalmente ho vacillato un pò, subito pensavo di andare e mi sono accordata per l'orario e il passaggio. Ma quando ho letto il dolore della mia pupa che ha pianto e si è disperata perchè non era stata inclusa alla festa, ho capito che per quanto bene voglia alla mia amica e per quanto piacere mi avrebbe fatto passare una serata con le mie 2 amiche, sarebbe stato più importante vedere mia figlia contenta perchè mi sono messa nei suoi panni e perchè, per una volta, mi sono schierata dalla sua parte. Ammetto di darle spesso contro: le dico sempre che se le persone ce l'hanno con lei non è perchè sono persone cattive, ma è perchè lei si è posta in modo da mettersele contro e che quindi chi è cagion del proprio male pianga sè stesso....Ma riflettendoci proprio non me la sarei sentita di andare a mangiare tranquillamente una pizza mentre lei rimaneva a casa quando, vista l'occorrenza, sarebbe dovuto essere il contrario. Così  domani pensavo di mandare un sms alle mie amiche scusandomi con loro della mia assenza. Mi sarei inventata una serie di contrazioni e di stanchezza così mi sarei assicurata che anche la mamma della festeggiata fosse più tranquilla e avrebbe passato comunque una serata piacevole anche in mia assenza, senza incarognirsi troppo. Poi le avrei parlato il giorno dopo e le avrei spiegato la vera ragione per cui ho deciso di non andare. Ed essendo una mamma anche lei, sarei stata certa che avrebbe capito la mia scelta. 
Invece, dato che oltre ad essere mamma è anche una grande amica (mica me le scelgo a caso!!! =)) ), stamattina si è presentata in negozio dicendomi che doveva togliersi il callo, che ci ha pensato e che dovevo essere sincera con lei perchè noi dovevamo stare fuori dalle scelte delle nostre pupe. Mi ha detto che ci ha meditato su e che non mi dovevo sentire obbligata ad andare solo perchè le avevo confermato la mia presenza, che pensava solo al bene di Vero e che mettendosi nei suoi panni capiva che per la bambina poteva essere una sofferenza il fatto che andassi io e non lei. E così in quel momento mi sono rilassata e le ho detto la verità, spiegandole che non me la sentivo proprio di andare e aggiungendole che le avrei raccontato una piccola bugia per non incarognirla di più e che poi gliene avrei parlato con calma. Ma non è servito. Certe cose tra amiche, se ci si intende sul serio, vengono fuori con naturalezza. Così, in questa situazione credo che  sia Vero che io abbiamo imparato una lezione di vita. Che si spera ci serva in futuro.

domenica 6 novembre 2011

domenica di pioggia e ricettine.....

Sotto tutta questa pioggia ti assale il sonno e il torpore....allora meglio mettersi in cucina e creare un buon pranzetto, almeno dopo si riposa con più soddisfazione e... pancia piena!!!! Oggi la primogenita mi ha chiesto le frittelle di zucchine. Non so come le siano venute in mente, dice che le avevo già fatte, ma non ricordo, così l'ho accontentata, giacchè non avevo idea di cosa cucinare. Sono semplici e sono fattibili da tutti, vegetariani, vegani o meno....
                                                
                                   FRITTELLE DI ZUCCHINE
Ho preso 3 zucchine verdi scure di grandezza media e le ho tagliate a cubetti. Le ho messe nella mia solita magica padella di ceramica con un pò di aglio e acqua. Le ho fatte cuocere per 20 minuti.
Nel frattempo ho preparato una pastella densa con 5 Cucchiai colmi di farina (per me rigorosamente integrale, ognuno metta quella che vuole, naturalmente!!!) in cui ho mischiato un pizzico di sale, pepe, noce moscata, zafferano ed erba cipollina.
 e ho mescolato il tutto.
Una volta cotte, ho versato le zucchine nella pastella e girato bene. Quando l'olio era ben caldo, ho messo le frittelle a cucchiaiate, 5 o 6 per volta.

 Ed una volta girate da entrambi i lati le ho scolate su carta scottex.
Erano buone, noi le abbiamo accompagnate con insalata verde con semini tostati e germogli di alfa alfa. 



Visto che ero in ballo di fritture, ed essendo stata a Cavour ieri sera per partecipare ad uno spettacolo, mi è venuta voglia di frittelle di mele e così mi sono lanciata.

                                   FRITTELLE DI MELE 
 Ho sbucciato 3 mele e le ho tagliate a cubetti.


 Ho preparato la pastella con 5 Cucchiai di farina, 1 cucchiaino di cacao amaro, 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci, 2 cucchiai scarsi di zucchero di canna (ma avendo assaggiato la frittella, lo sconsiglio perchè vengono dolcissime.....bleah!!!) e 3 gocce di essenza di arancia.
 Ho mischiato i cubetti nella pastella, rendendo il tutto abbastanza asciutto. Ho fritto a cucchiaiate e scolato.


Non friggo mai, ma quelle volte che lo faccio, mi tolgo proprio la voglia!!!!

Ieri ho fatto dei muffins al cioccolato, erano davvero goduriosi. Ma siccome non ho fatto le foto (che adoro fare riprendendo i cibi e i loro colori, non so se si è notato.....), nè mi sono segnata le dosi, prossimamente posterò anche questa ricetta.....
 Ah!!!! Giorni fa ho fatto anche una marmellata anomala.....ma davvero buona!!! Vi farò sapere....e vi svelerò gli ingredienti.....ehehehehehehehehe!!!!! Alla prossima!!! =))

venerdì 21 ottobre 2011

Karate ieri, karate oggi....

Quando ero piccola, avevo circa 4/5 anni, mia mamma ed io ci siamo iscritte in una palestra di karate. Allora abitavamo ancora a Torino, io ero figlia unica e piuttosto libera di provare vari sport. Ne ho provati davvero tanti, quello era il periodo di karate. Non ricordo esattamente l'iter di mia mamma, ma ricordo bene che per il mio passaggio dalla tuta da ginnastica al kimono, quindi alla cintura bianca, mi ci è voluta un'eternità pari quasi ad un anno. Ovviamente dopo un piccolo esame. Dopodichè ho cominciato il "vero" karate, fatto di vera disciplina. Silenzi, saluti, sgridate, ubbidienza. Come si dovrebbe osservare una vera disciplina orientale, a mio parere. Con gli anni, trasferendoci fuori città, abbiamo smesso, per poi ricominciare a singhiozzo tra le maternità di mia mamma e il daffare mio scolastico. Infatti lei, che ha singhiozzasto di meno e disciplinato di più è arrivata alla cintura marrone, la penultima. Io mi sono fermata all'arancione, la terza. Però insieme alla cintura mi sono proprio resa conto di aver appreso tanto altro. Da quando ho smesso, a 18/19 anni, non ne ho più parlato; ho fatto altri sport, compatibilmente con l'arrivo nel mentre delle mie pupe. Ma mi è sempre rimasto nel cuore, ricordandomi sempre della promessa di arrivare alla cintura nera che avevo fatto ad un'amica karateka che ha perso la vita a 23 anni in un incidente stradale nel periodo in cui praticavamo la disciplina insieme.....Comunque lo stesso insegnante che avevo lasciato 10 anni fa, l'ho ritrovato ora che anche una delle mie figlie quest'anno ha voluto provare il karate. Non è cambiato nulla, baffoni aveva, baffoni ha, magari poco più grigi visto gli anni che sono passati, ma sempre grintoso, simpatico e sempre più maestro, ma.....c'è un ma. Ho seguito un paio di lezioni per vedere com'era messa la mia pupa. E ho notato che non c'è più disciplina. Bimbi che entrano sul tatami (sul tappeto) con le calze, addirittura le paperine di danza classica ( O_o ) o le scarpe, che urlano, che giocano, che ridono....altri che arrivano con mezzora di anticipo per il turno dopo e si mettono a giocare a palla, con la corda, a ridere tra loro, rincorrersi......quella che io ricordavo una palestra silenziosa è diventata, dopo 10 anni una sorta di parco giochi, dove il maestro sbotta solo più quando non si sente quello che dice, ovvero non si capisce più niente. Senza contare che il kimono si compra appena ci si iscrive, con tanto di cintura bianca e che nel giro di pochi anni si arriva alla marrone. Alcune bimbe, compagne della mia primogenita di 11 anni, sono già alla marrone:  per fortuna c'è il limite che la nera si può prendere a 14, altrimenti nel giro di pochissimo e alla minore età si diventa pressochè maestri di karate......sono rimasta sconvolta perchè mi sono proprio resa conto che questa disciplina è diventato solo più uno sport qualunque che di rigore e severità parrebbe non avere più nulla. Tutto ciò mi intristisce, non riesco a non pensare che avrei dovuto prendere la cintura nera quando era ancora una disciplina come si deve.....ora mi sembrerebbe tutto talmente semplice da non aver quasi senso.....da non esser più quasi invogliata, perchè vorrei arrivare a prendere la cintura nera perchè sono brava e me la merito, non perchè tutti la prendono, basta dare l'esame..... Che delusione.....!!!!  =((((

domenica 16 ottobre 2011

Soya e derivati

Oggi pomeriggio ho autoprodotto il latte di soya. Da 100 gr di fagioli che ho messo in ammollo ieri, mi è venuto 1litro e 200 di latte. Così con 800gr ho fatto lo yogurt che ora si sta formando nella yogurtiera e col rimanente latte (quindi 400 ml) ho fatto 
La ricotta



Ho aggiunto alla bevanda di soya 3 cucchiai di aceto di mele, lasciandolo dividere per un pò. L'ho messo nella formina apposita....di cui al momento non ricordo il nome.....l'ho lasciata riposare una mezzoretta poi l'ho ripresa, rimischiata con il residuo, girata, condita con sale ed erba cipollina e rimessa nella formina.
L'ho messa in frigo perchè si raffreddi bene e si compatti. 





FRITTELLE DI OKARA


Ieri ho fatto la purea col Bimby che frullandola la rende molto cremosa. Siccome me n'era rimasta un pò d'avanzo nel frigo ho deciso di fare un esperimento. Ho preso l'okara fresca fresca (anzi, direi calda.....), la purea rimasta, un pò di farina e siccome mi pareva troppo....."calorica", ho cotto degli spinaci e ne ho fatto un frullato, in modo da rendere verde l'impasto. Siccome la purea era già gustosa, ho condito con poco sale, noce moscata e erbe secche. L'impasto però è rimasto liquido per fare le solite polpette,
così ho scaldato l'olio in una padella e ho formato delle frittelle con 2 cucchiai.



Una volta cotte le ho messe sullo scottex a scolare. E la mia pupa grande ha fatto da cavia, le ha assaggiate e...pollice in su!!!!! =))

 Domani sera accompagnerò le polpette di okara con le zucchine del metro, semplicemente tagliate a tocchi e passate in padella (la mia padella, quella di ceramica....) con un pò di shoyu e olio crudo. 

 E' stata una giornata culinarialmente produttiva che mi ha appagata molto. Alla prossima!!! =))

martedì 27 settembre 2011

ricette 2....

....non sono ancora capace di maneggiare il blog e le sue funzioni....non so bene cosa ho fatto, ma ho pubblicato senza volerlo....allora continuo qui:
dicevo che per fare la pastella per le cipolle (che ho tagliato a fette) ho pulito il boccale con acqua e aggiunto un pò di farina, sale, curry rendendola abbastanza densa. Vi ho messo le rondelle di cipolle e le ho fritte. Purtroppo non friggendo molto spesso, non sono stata capace di trattare l'olio, quindi le prime non erano cottissime e le ultime erano moooolto dorate. Ma mentre le prime erano molliccie al palato, le seconde erano belle croccanti che, servite su un letto di insalata, e condite con un filo di olio a crudo e un pò di aceto di mele, sono risultate molto più buone. La prossima volta che friggerò, terrò il termometro da cucina infilato nell'olio, come ho fatto il giorno dopo per le polpette di okara e cous-cous.
Ricetta che spiegherò  la prossima volta.  =))

Sabato sera, per consolarci dell'ultimo periodo, ci siamo coccolati con frittelle, cipolle in pastella e film tutti e 5, in famiglia, raccolti nel nostro amore e nella nostra cucina. In realtà la mia idea era quella di cucinare pizze fritte (quelle napoletane, in realtà io le conosco pugliesi....che bontà!!!) al naturale condite con pomodoro e frittelle di alghe. Così ho cercato le ricette su internet , le ho stampate e un'oretta prima di cenare ho cominciato a pesare e preparare gli ingredienti. Peccato che nel fare l'impasto delle pizze fritte, ho sbagliato a calcolare l'equivalenza di 7,5 cl di acqua.....Invece di usare 75 ml di acqua ne ho usata 750ml.......che foca!!!! Così con un impasto liquidissimo ho cambiato la preparazione e naturalmente ho dovuto aggiungere molta più farina.....Quindi ecco qui quello che ne è venuto fuori.

INGREDIENTI: 5 gr di lievito di birra fresco, 1 patata, 500gr di farina integrale(io ho mischiato tra normale e kamut)
Ho sciolto il lievito in tutta quell'acqua(ma si può fare decisamente in molta meno....)e mentre riposava ho cotto una patata sbucciata in un pò di acqua per 20 minuti.
Una volta cotta, schiacciarla per bene e unirla all'acqua a cui si aggiungerà la farina. Io ho fatto il tutto dentro il bimby, ma qualsiasi frullatore a lieve velocità potrà impastare per voi, tanto rimarrà un impasto piuttosto denso, non impastabile con le mani. Una volta visto che non veniva meglio, ho scaldato dell'olio di mais in una padella. Ho cominciato a friggere delle cucchiaiate rase di impasto, ne ho fatte 5/6. Poi ho travasato una parte di impasto in un grilletto e le ho mischiate con un trito di olive verdi snocciolate. E le ho fritte. Idem con le alghe arame, messe a mollo una decina di minute e tritate. Idem con la crema no-muh di Vegusto.
Risultato: una cena da sbocconcellare, con un pò di birra analcolica e ci siamo tirati un pò su di morale!!!



Inoltre avevo sempre sentito parlare di cipolle in pastella e le ho volute provare, senza seguire nessuna ricetta in particolare, ma seguendo il mio istinto. Per pulire il boccale del Bimby una volta svuotato dall'impasto delle frittelle, ho aggiunto un goccio di acqua, ho aggiunto poca farina 

lunedì 26 settembre 2011

Furto....senza scasso





Martedì scorso nel pomeriggio mi hanno rubato la borsa dal retro del mio negozio. Per una volta la porta che dà sul cortile era chiusa (non a chiave, però!!)perchè generalmente la lascio spalancata....ma quel giorno era passata una mia amica e stavamo chiaccherando, così quando è andata via ha, precauzionalmente, chiuso la porta. Io ero davanti con la mia figlia più piccola di due anni, che giocava con me. Ad un certo punto entro nel retro e vedo la porta spalancata, ma non mi sono posta grandi problemi, molto ingenuamente ho pensato che un colpo di corrente l'avesse spalancata perchè non era stata chiusa bene. Qualche tempo dopo avevo bisogno delle chiavi nella borsa, cerca la borsa di qua e di là, non si trova, ed ecco il flash della porta spalancata: era entrato qualcuno. Subito mi è preso un senso di nausea, non potevo credere che fosse successo davvero.....Facendo mente locale ero sicura di avere innanzitutto portato la borsa da casa e di averla riposta in un mobiletto aperto, senza ante, come al solito. La mia borsa...... =(((   il secondo flash che mi ha fatto venire la pelle d'oca è stata la presenza dei bancomat nel portafoglio in borsa. Ho chiuso in fretta e furia il negozio lasciando le figlie ad un'amica che tempestivamente era arrivata in negozio e siamo corsi a casa. Mirko è andato sul sito della banca per bloccare i bancomat e si è accorto che avevano già fatto 2 prelievi. Volati 500 euro dal conto personale.......con tristezza nel cuore e nervoso da morire sono entrata anche nel conto on-line del negozio......3 prelievi, addio a ben 1000 euro di sudore. Ho avuto una crisi di pianto mista tra nervoso e non so dire cosa. Avessi avuto quelle persone tra le mani le avrei trucidate.....1500 euro in fumo nel giro sì e no di 40 minuti......Siamo andati a Pinerolo a fare la denuncia ed è stato il momento più terribile....cercare di ricordare tutto ciò che avevo nella borsa, io che nella mia borsa ho una casa, mi porto tutto, tutto per le bimbe, tutto per me, tutto per Mirko, e non è più il periodo di pannoli e biberon, altrimenti sarebbe pesata ancora di più......Il giorno dopo il maritozzo è stato a casa per me, per scarrozzarmi tra banca, anagrafe, carabinieri, documenti. Non saprei nemmeno descrivere la giornata in cui mi sentivo un automa senza carica: girovagavo di qua e di là, rispondevo alle domande, compilavo fogli, davo i miei dati, comunicavo l'accaduto.... dopo tutta sta trafila burocratica, arriva la telefonata dall'ufficio della polizia municipale: la borsa è stata ritrovata. Vado il giorno dopo a riprendermela e mi chiedono di controllare se ci fosse tutto.....tutto, grande parola.....in linea generale sì, mancano i bancomat incriminati, il libretto degli assegni, per il resto, che io riesca a ricordare c'è tutto. Mi mandano a casa. Lascio la borsa sulla scarpiera, ed è ancora là. Non riesco a toccarla, mi viene il nervoso ogni volta che la guardo. Una fila di SE si accavallano nella mia mente: se avessi chiuso la porta a chiave...., se avessi saputo che il plafond giornaliero dell'attività era così alto...., se...se....se.... ed insieme ai se mi viene in mente il peggio: e se la piccola mentre giocava fosse rientrata e fosse andata nel retro mentre c'era sta persona? Cosa sarebbe successo??? L'avrebbe ignorata, l'avrebbe spinta per terra, le avrebbe spruzzato qualcosa in faccia, l'avrebbe presa con sè, me l'avrebbe portata via? Alla fine tenetevi i 1500 euro, ladri e disonesti che non siete altro, io mi sono tenuta uno dei miei beni più importanti della mia vita, alla fine con 1500 euro in tasca senza una figlia o con una bimba "ammaccata" non ci avrei fatto proprio nulla.....mi viene l'ansia solo al pensiero di ciò che poteva capitare....ma poi, scansato il pericolo, penso ad un conto personale dimezzato ed un conto lavorativo privato del mio sudore e mi sale una grande rabbia che mi chiedo come sia stato possibile.....Io che sono cresciuta in una famiglia in cui mai si chiudeva la macchina, ci si tirava la porta dietro senza chiavi e chiavistelli, ora mi ritrovo con un pugno di mosche e le serrature da cambiare....senza un I-pod regalato anni fa dai mio marito con tanto di dedica dietro in cui mi esprimeva il suo amore e con tanta tristezza nel cuore (mi sono resa conto dell'I-pod solo 2 giorni fa.....ho pianto per 2 ore dallo sconforto....). Perchè mi è stata tolta la voglia di lavorare, visto che appena ti giri ti fregano (non bastavano le tasse a toglierti la voglia di lavorare???), lo schifo della vita quotidiana,  la diffidenza verso tutto e tutti, la repulsione ad aprire quella porta (ora stiro al caldo....non riesco più ad aprirla), lo schifo di sapere che un estraneo con cattive intenzioni sia entrato in un mio territorio mi fa proprio venire il voltastomaco... e il disgusto verso le banche; se vai per portare dei soldi ti leccano il didietro, se invece chiedi un rimborso per un furto dicendo che insieme ai bancomat non c'era alcun pin e non hai idea di come abbiano potuto prelevare i soldi, con accusa di negligenza di custodia dei dati te lo negano, ti dicono che i ladri sapevano i tuoi codici. Mi fa tutto schifo. Meno male che ci sono la famiglia e gli amici a farmi sorridere, mi rimangono le mie figlie e il cuccioletto che mi suona per bene come un tamburo per dirmi che anche lui è con me a farmi stare bene. Ai debiti penserò giorno dopo giorno. 
Il bene più prezioso non me l'hanno tolto. =))

domenica 18 settembre 2011

padelle e tegami di ceramica

Fino a qualche tempo fa, viste le varie informazioni datemi e lette in giro per i forum, pensavo che la prossima spesa che avrei fatto per la famiglia sarebbe stata la Soyabella, una caraffa elettrica dotata di lame e filtro che è in grado di produrre una moltitudine di latti vegetali in poco tempo. C'erano solo 2 cose che mi lasciavano perplessa sull'acquisto, a parte il costo (150 euro, però se si utilizzano latti vegetali come noi, li si ammortizzano in fretta....). Uno era la presenza del Bimby sul piano della mia cucina. Il Bimby è un elettrodomenstico che trita, frulla, omogeneizza, cuoce, cucina, ecc....e sostituirlo con quella caraffa quando ho già un valido aiuto in cucina mi scocciava alquanto, soprattutto perchè anche il Bimby ha un costo non indifferente e mi è stato regalato e poi perchè il latte di soya, di miglio e di riso li ho già provati e vengono bene, devo solo trovare i modi di filtrare bene il solido dai liquidi. Un'altra cosa che mi perplimeva abbastanza era il metodo. Nella soyabella si mette il seme a mollo in tot acqua direttamente nella caraffa e poi dopo un tot di ore la macchina parte per tritare. Se si tratta di cereali, va bene, il procedimento è giusto. Se si tratta di legumi, però una volta ammollati occorre sciacquarli ancora bene prima dell'utilizzo, perchè sprigionano purine, sostanze tossiche per il nostro corpo. Questo lo sapevo sentendolo da mio papà e infatti mi ha confermato i miei dubbi. Allora mi sono convinta che il Bimby e un pò più di tempo a disposizione per tutti i passaggi, sostituiranno egregiamente la Soyabella. 
Un altro acquisto che mi ero ripromessa di fare appena possibile erano le padelle di ceramica, pronte a sostituire quelle di teflon che sono nel mobile e che tutte le volte che le uso mi viene tristezza....Ma sono ancora buone e mi rincresce buttarle senza motivo (anche se in realtà di motivi ce ne sarebbero eccome....!!!) e soprattutto senza sostituti....Così ieri siamo andati a fare la nostra spesa mensile alla Biobottega e nei casalinghi vendevano padelle e tegami in offerta all'1% di sconto per ogni tuo anno di età e non oltre il 50% di sconto. Il costo di base di ognuna era ovviamente alto, ma le padelle sono tedesche e non mi dispiacevano la linea e com'erano fatte. E così ne ho prese 2, un tegame con coperchio in vetro e una padella, entrambe di diametro 28, così il coperchio lo posso passare da uno all'altra.  La ragazza, inoltre, è stata gentile e mi ha praticato il 50% di sconto, così al posto di 1 ne ho potuto prendere 2.  Oggi ho provato a cucinarci dentro e mi hanno soddisfatta molto. Per cui ho speso la metà rispetto alla Soyabella e ho fatto un acquisto comunque intelligente e naturale per la famiglia. Sono contenta e vi posto le 2 ricette.

CAROTE SEMPLICI AL NO-MUH

Ho lavato una decina di carote bio, le ho tagliate a rondelle e messe in padella, nude e crude e le ho fatte cuocere per un 3/4 d'ora aggiungendo acqua di tanto in tanto. Alla fine, ho aggiunto la fine di un barattolo di crema No-muh della Vegusto (ce ne saranno stati 2 cucchiai a dire tanto) con altrettanta acqua per pulire bene il barattolo e ho aggiunto un filo d'olio EVO a crudo. Fine. Le carote erano non squisite....di più!!!!

TORTA SALATA DI VERZA E SEITAN

Ho preso un quarto di una testa di verza grossa e l'ho tagliata a fette sottili. L'ho buttata nel tegame nuda e cruda e l'ho lasciata cuocere aggiungendo acqua di tanto in tanto. Dopo 20 minuti ho aggiunto mezza confezione di macinata di seitan Vegusto un pò di shoyu e un filo di olio EVO a freddo. Ho trasferito il tutto in una base di pasta sfoglia ripiegando l'eccesso all'interno e cotto in forno per altri 20 minuti a 230° . Buona e semplice anche questa.

Anche oggi è stata una giornata culinaria produttiva!!! =)))

martedì 13 settembre 2011

MASCHIO!!!!

 Ho dovuto vedere la vita da un'altra prospettiva: quasi un anno fa ho cominciato a riflettere sulla mia vita e quella della mia famiglia. Ho cominciato a pensare al futuro delle mie figlie: autoproduzione e riciclo ben fatto, sperando che loro ne possano giovare. Ho dovuto cambiare alimentazione: ho prima introdotto il vegetarianesimo e poi ho tolto tutti gli alimenti animali dalla dispensa e dal frigo. Nel frattempo sono rimasta incinta. Non mi starei rendendo conto di esserlo se non per il fatto che la pancia cresce e che il pupo si muove altrimenti non sono mai stata così bene. Quindi, solo per la differenza con le altre tre ho pensato che sarebbe stato un maschio. Ma questa volta non mi sono fossilizzata sul sesso del bimbo. Ben contenta se fosse stato un maschio ma decisamente più comoda e pratica se fosse stata una quarta femmina. Anzi, sentivo che fosse un maschio, ma lo sentivo anche per la primogenita....l'ho chiamata Gabriele per 9 mesi, per poi svegliarmi dall'operazione e scoprire invece che era nata Veronica.....e capire col tempo che ciò che pensavo di sentire era solo un mio grande desiderio. Ora non è così. Ho smesso persino di mangiarmi le unghie. Le morsico da quando ho l'età di 3 anni e non sono mai riuscita a smettere veramente. Ora ho le unghie mai avute così lunghe, addirittura superano il polpastrello.....niente da dire, questa gravidanza oltre a rendermi felice più delle altre 3 mi ha reso più....grande, più matura, più consapevole. E per tutto ciò sono stata premiata. Stamattina siamo andati in ospedale per la seconda ecografia, la morfologica. Abbiamo atteso un'ora e un quarto prima di poter entrare ma finalmente è arrivato il nostro turno. Eravamo d'accordo di non farci dire il sesso del bimbo, perchè come quarto pupo qualsiasi cosa sarebbe andato bene. Ma appena mi ha spruzzato il gel, ha appoggiato l'ecografo e ci ha chiesto se volevamo sapere il sesso perchè l'aveva già visto, mi sono sentita in crisi.....lei ha visto il nostro tentennamento e ci ha detto che potevamo pensarci mentre lei continuava la visita. Poi ci ha chiesto cosa avevamo e noi abbiamo risposto 3 femmine. La ragazza, impassibile ha continuato a cercare le varie misure del feto ed io le ho fatto una domanda: "Abbiamo fatto poker???" Incredibile ma vero, ha scosso la testa. Ommiodddiooooo!!!! Un maschio???? E' un maschio???? Mi sono sentita gli occhi riempirsi di lacrime.....ce l'avevo fatta. In quel momento, come poi mi ha chiesto la mia amica alla sera per telefono, avevo raggiunto la mia più piena completezza. Finalmente ora ho tutto e quando nascerà e ce l'avrò tra le braccia mi sentirò la donna più felice sulla faccia della terra. Non abbiamo niente, non possediamo nulla, se non una figlia che sta diventando una signorina, una bimba che adora la scuola, una peste biondaocchiazzurri, un maschietto e tanto amore.
Non potevo chiedere di meglio per il mio trentacinquesimo compleanno.

domenica 11 settembre 2011

VEG VEG VEG......e ricette...


Ieri pomeriggio abbiamo approfittato del compleanno di un pupo, figlio di nostri cari amici per andare a Pinerolo, c'era la fiera dell'artigianato. A cena ci siamo incontrati con altri nostri cari amici, per fare un giro con loro. Nel frattempo era arrivata l'ora di cena, quindi abbiamo approfittato del negozio aperto a quell'ora e siamo andati a mangiare al Vegano, "Testa di Rapa". Fa un effetto pazzesco sentire persone che magari al cell dicono "Sono al vegano....", soprattutto a Pinerolo....ma dà coraggio perchè non ci si sente più soli ad "affrontare" una vita diversa dove devi dare 1000 spiegazioni e si ha solo più da giustificarsi.... Abbiamo mangiato bene, per i bimbi hanno portato una pasta al sugo e noi abbiamo provato i vari manicaretti presenti nella vetrina della gastronomia....io ho mangiato polpette di seitan con varie verdure. Mirko ha mangiato il seitan in salsa rosa (meraviglioso!!!) il farrotto e le verdure che avevo io. I nostri amici più o meno anche, lo sformatino di miglio con tahin e le "frittate" alle zucchine e verdure varie.....era tutto ottimo. Abbiamo mangiato nella saletta a fianco la gastronomia, ci siamo apparecchiati noi con materiale naturalmente organico e biodegradabile e ci siamo sparecchiati noi nei vari bidoni di differenziata...Alla fine mi sono fatta anche la spesa di verdure e di latte di soya. Bravi ragazzi!!!!
 Oggi a pranzo, per non sentirmi da meno ho invitato gli stessi amici che ieri sera hanno cenato con noi e mi sono sbizzarrita. Non mi sono sbattuta in chissà che manicaretti, ma mi è piaciuto, e mi è anche venuto bene. Così condivido con voi le ricette:

INSALATA MISTA
 Ho fatto un misto tra insalata verde, carote tritate, pomodori a cubetti e semi misti oleosi tostati (sesamo, zucca, girasole, grano saraceno, lino...) e condita con sale olio e poco aceto di mele. Se al nostro amico fosse piaciuto lo shoyu(salsa di soya) , avrei condito con quello, ma non gradisce, quindi ho messo semplicemente il sale....
PASTA AL RAGU DI SEITAN
Ho preso un tot di pomodori. Li ho messi nel Bimby a pezzetti e li ho fatti cuocere con una cipolla per 1 ora e mezza, nel frattempo ho preso un rimasuglio del seitan fatto a mano dal mio papi, strizzato e tritato e ho finito il pacchetto aperto della tritata Vegusto che avevo in frigo. Ho tritato bene il pomodoro nel bimby e ho continuato la cottura perchè si restringesse ancora un pò. Alla fine ho aggiunto il macinato e del basilico. Ho lasciato cuocere ancora un quarto d'ora. non ho salato perchè il seitan è già gustoso di suo in compenso ho salato l'acqua della pasta e l'ho condita una volta cotta. Buona.

PUREA DI PATATE
Ho preso un tot di patate, le ho lavate e messe a cuocere. Una volta cotte le ho pelate e schiacciate con lo strumento apposito. Una volta nella pentola le ho salate, aggiunto il latte di soya e la margarina (dovevo finirla, altrimenti aggiungevo l'EVO) e bon.

COTOLETTE DI SEITAN VEGUSTO
Ho preso 4 confezioni di cotolette vegusto al naturale, già belle sottili, dentro ce ne sono 2. Ho preparato un'impanatura con pane grattato, mandorle pelate, curry, zafferano e sale. Le ho panate come fossero alla milanese e passate in padella con un filo d'olio. Servite con la purea di cui sopra.

KANTEN DI PERE
Qui ho misure più precise. Le ho prese dal librone dei corsi di cucina veg tenuti dalla mia mammina, quando lo apro è un pò come i libri magici....vengono fuori tutti i ricordi di quando aiutavo i miei a prepararci per le serate in cui papà dialettava sull'alimentazione, le varie combinazioni alimentari e i particolari di ogni piatto. Mamma interrompendo la dialettica del marito spiegava i piatti, uno ad uno, e mostrava sul putagè i vari passaggi di ogni preparazione. Io pensavo a passarle le cose, mescolare, lavarle i contenitori, servire i piatti con gli assaggi.....per non parlare delle locandine che disegnavo per ogni ciclo di corsi di cucina che tenevamo.....allora forse non mi divertivo granchè. Quando hai 16/19 anni non hai la voglia di lavorare per una serie di sabati sera sapendo che i tuoi amici magari sono fuori, ma mi ritrovavo nel mezzo e facevo quello che c'era da fare. Ma oggi ringrazio di aver avuto quell'esperienza. Le ricordo con piacere. Tanto è vero che quando vedo pubblicità di corsi di cucina, sorrido e penso modestamente che come li tenevano Mario&Maria, non lo vedrò più. La semplicità, i colloqui familiari con cui si accoglievano i clienti che sono diventati tutti amici, non ci sono in giro. C'era una professionalità mascherata dalla semplicità che metteva a suo agio tutti. E Maria tirava fuori dei piatti davvero buoni mentre Mario delle notizie davvero interessanti. E per fortuna, dico ora, che io c'ero!!!
Ma bando alle digressioni, ecco le dosi.
In 500 ml di acqua sciogliere 180 gr di miele (la ricetta originale di Maria usava il malto). Bollire il tutto. In una ciotola sciogliere 70 gr di Maizena in 300 gr di latte di soya e quando è sciolto versarlo nell'acqua e miele. mescolare per qualche minuto. A parte pulire delle pere e tirarne fuori 150 gr di polpa (io ho lasciato anche la buccia) e frullarla. Versare il frullato nella pentola. Mescolare bene e versare negli stampini. Lasciare raffreddare e mettere in frigo per almeno 2 ore. Servire fresco.
Grazie mamma Maria!!!! Smack!!!

Ah!!! Ho fatto anche lo yogurt di soya nella yogurtiera e mi è venuto!!!! 
700 ml di latte con 2 vasetti di yogurt naturale soyamel. 
7 ore nella yogurtiera e viene davvero compatto. Io non l'ho ancora assaggiato, ma mio papà sì e ha detto che è proprio buono. 

Giornata culinaria davvero positiva!!!!! =)))

mercoledì 31 agosto 2011



Pancia a 5 mesi di gravidanza.


Da quando sono rimasta incinta, rifletto spesso su quello che consiglia caldamente la medicina dopo vari cesarei. Se tutto va male (per modo di dire, naturalmente!!!), subirò il quarto cesareo. I medici, ginecologi, ostetriche e chi più ne ha più ne metta consigliano la legatura delle tube, un metodo contraccettivo che evita una futura gravidanza e il successivo ennesimo taglio. Già prima della nascita della mia terza pupa mi sono fatta tante domande e sono arrivata alla conclusione con il maritozzo che forse non ero ancora pronta psicologicamente per subire un intervento nell'intervento e chiudere definitivamente la possibilità di avere figli....d'altronde il quarto era già nella mia (o nostra....) testa da 10 anni, quindi se fino ad allora non avevo avuto nessuna complicazione durante la gravidanza e durante i vari parti, perchè togliermi/ci l'idea di poterne avere ancora???? Così, mentre tra lacrime di disperazione e singhiozzi di felicità in sala operatoria mi estraevano Maddalena, il ginecologo mi chiese se volevo la chiusura delle tube. Io gli risposi che se al posto della placenta mi avesse tirato fuori un maschietto (allora ero ancora bramosa del maschietto, non mi spaventava nemmeno l'idea di avere dei gemelli.....ora non mi interessa se fosse anche una quarta bimba e mi inorridisce l'idea di poterne avere 2!!!! ), allora poteva chiudere tutto. Il ginecologo mi rispose che non c'era nessun maschietto ma solo la placenta e mi disse che potevo tranquillamente riprovare a cercare il maschio. Questa sua affermazione mi convinse che fosse tutto in ordine per poterci riprovare. Ed è stata l'essere serena successivamente che mi ha permesso di viverla in modo pacifico tra Maddalena e la nuova gravidanza. I primi mesi ero convinta: a chiunque mi chiedesse rispondevo che questa volta mi sarebbe toccata la chiusura delle tube e la prendevo come dato di fatto: è meglio farlo e basta. Si vive più pacificamente durante i rapporti, non devo più preoccuparmi della pillola che non voglio prendere, della spirale che non voglio mettere, del preservativo che disturba nel bel mezzo.....   Ma adesso che mancano 4 mesi al parto comincio a chiedermi davvero il prosieguo della vita dopo un intervento così. A livello fisico, ma soprattutto psicologico. Non mi sento pronta all'idea di farmi "menomare" nel mio essere donna. Non sono malata. Perchè si tratta di quello. La legatura è irreversibile e siccome sono sicura di non volere altri figli, sono altrettanto sicura di fare molta più attenzione durante il rapporto. Mi ricordo quando ero più giovane che una persona, parlando, mi disse che le avevano asportato qualcosa dall'utero (ora non ricordo se fosse proprio isterectomia o cosa, per fortuna non mi intendo di questi tipi di operazione....)e me lo diceva con una tranquillità tale che mi inebetì innanzitutto il sapere che le avevano fatto una cosa del genere e subito dopo il fatto che a livello psicologico fosse o almeno apparisse placida, persin contenta della tribulazione che non avrebbe avuto più successivamente con mestruo e cose varie. Per fortuna aveva già un figlio grande e nessuna intenzione di averne altri, quindi questo mi rasserenò, ma rimasi davvero senza parole per la tranquillità con cui me ne aveva parlato. Ora, non saprò mai sicuramente se la sua certezza era data dalla forza che doveva darsi per tirare innanzi o perchè ha un carattere tale che l'ha superata senza troppi intoppi, ma ho pensato spesso a questa persona ultimamente e credo proprio che io mi sarei sentita menomata. Conoscendomi ne avrei fatta una vera e propria malattia. E così mi sentirei per una "semplice" chiusura delle tube. E il maritozzo, che mi conosce, ha probabilmente sempre letto nella mia sicurezza, forse, una totale paura per un passo così (per me) tragico e mi ha sempre messa in guardia e cercato di farmi riflettere sul mio "dopo". In effetti mi conosce davvero bene, perchè la mia decisione l'ho presa. Non mi hanno convinto nemmeno le mie amiche che mi hanno detto di pensarci, che loro al mio posto lo farebbero, se potessero, per vivere meglio il rapporto col marito. Ma io ho anche pensato che la mia vita con Mirko non è solo avere rapporti. Sì, è importante, c'è intesa e ci piace. Ma la nostra vita è completa anche se non fossilizziamo il nostro stare insieme sul sesso. C'è molto di più tra noi che può portarmi anche a prendere altre decisioni come prendere la pillola o l'astenermi....... 
E le mie tube me le tengo belle come sono!! =)))

venerdì 26 agosto 2011

Come l'amore vero dà tanto....



Quando ho conosciuto Mirko nel 1999 non pensavo davvero che saremmo rimasti insieme ed impegnati per tutta la vita (tutta.....almeno fin qui!!!!). Ma dopo un pò che ci frequentavamo ho davvero capito che proprio lui, con il suo essere diverso da me, ma con idee molto aperte dagli altri componenti della sua famiglia, mi aveva già conquistato e aveva soprattutto rapito il mio cuore. Infatti non ci è voluto molto tempo perchè facessimo progetti insieme. Mi ricordo che un giorno dopo pochi mesi si stava parlando di matrimonio e figli ed io gli ho detto: "Da te vorrei 4 figli, 2 maschi e 2 femmine". Ovviamente mi ha guardata stranito e mi ha chiesto se ero pazza, ma allora ero già sicura che il tono non fosse assolutamente spaventato, nè irritato. A volte penso a questo episodio e mi viene da sorridere perchè, nonostante l'arrivo inatteso della primogenita ci abbia alquanto scombussolati, siamo riusciti a superare abbastanza bene il momento e soprattutto siamo riusciti ad andare avanti, tra i primi litigi e i primi veri scambi di opinione che possono esserci in una coppia in cui: lui proviene da una famiglia carnivora, lei vegetariana. Lui è stato curato con soli medicinali, lei non è nemmeno vaccinata. Lui ha avuto tutti i sacramenti al momento giusto e come, nel vero senso della frase, Dio comanda, lei è stata a malapena battezzata. Lui è cresciuto in mezzo ad adulti che badano tanto, fin troppo all'apparenza o al parere altrui, lei in mezzo a persone che vogliono star bene fregandosene del parere degli altri, soprattutto se dannoso o dedicato solo all'immagine. Lascio immaginare i primi litigi, che mole di pesantezza avessero, se non fosse che Mirko, rispetto alla famiglia, è avanti con le varie ideologie e pronto al confronto. Non pensa che quello che dice lui è giusto e tutto il resto è sbagliato. Ascolta molto i vari pareri e le varie opinioni e se ne fa uno tutto suo. Dal mio canto invece, ho indietreggiato rispetto a tante idee che potessero essere estremiste e ci siamo trovati a metà strada....e se non proprio a metà ma verso la mia parte, mai controvoglia da parte di Mirko. Questo comportamento da parte di entrambi ha molto toccato le coscienze delle famiglie che ci vedevano cambiati e diversi. Io che mangiavo carne e Mirko che si schierava contro i medicinali...... Ma credo che se oggi siamo arrivati a questo punto, possiamo solo ringraziare il fatto che ci siamo imposti di venirci incontro e cosa soprattutto importante non ce lo siamo fatti pesare.....non è stato facile: a 20 anni è più semplice emergere col proprio carattere che farsi predominare. Nel nostro caso non c'è stato nè l'uno nè l'altro e per contraddizione ci sono stati entrambi per le scelte di vita che abbiamo intrapreso in questi anni. Ed è bellissimo svegliarsi ogni giorno accanto ad una persona con cui sai di aver coltivato con cura il reciproco amore e stile di vita, con cui ormai riesci solo più a sorridere e le discussioni non sono caotiche, dispersive ed incoerenti ma hanno ormai un ordine, un perchè, una ragione d'essere ma soprattutto un esito positivo e produttivo. E soprattutto è bello pensare che dai quei lontani contrasti e battibecchi sono passati quasi 13 anni, di cui 12 di convivenza, 8 di matrimonio (per il momento in municipio, ma poi chissà....) 3 figlie sane e un altro pupo o pupa che sia, in arrivo (non tutti i sogni ad occhi aperti si si avverano come vorresti.....) tutte battezzate non per apparenza ma per scelta, non vaccinate e controllate nell'alimentazione in cui è stata tolta carne, latticini e uova ma senza estremismo (a casa non si consuma nlla che sia animale-tranne il miele......ahimè, come farne a meno, troooooppo buono!!!!!, fuori casa ci si adatta...), con una mamma che è ha scelto di fare gli ultimi sacramenti prima del matrimonio in Chiesa e il papà che è diventato, in alcune scelte, quasi più estremista della famiglia di origine della moglie.......
Questa è vita, quando una persona sceglie di  scendere dai propri binari per avvicinarsi ai binari della persona che ama e si sente comunque appagato per l'alternativa che ha optato e soprattutto vede lo stesso comportamento da parte dell'amato. Questa è la felicità della vita, vedere che quello che costruisci funziona a meraviglia e ti aiuta a metter su una famiglia di cui vai fiero. Sarà impegnativo, faticoso, oneroso, pesante....preoccuparsi di 4 bambini che crescono e di 2 adulti che invecchiano non sempre può essere piacevole. Ma l'amore può tutto. E fino adesso ha potuto tutto e ci ha dato tanto. Auguri Mirko, per il nostro prossimo anniversario di matrimonio che festeggeremo tra una settimana. Se ti dico che TI AMO, pubblicamente sul mio blog, arrossisci e ti imbarazzi???? =))

martedì 19 luglio 2011


Stamattina sono arrivata di corsa al lavoro e non ho notato la bottiglieria di fronte al mio negozio....in compenso c'era un capannello di gente davanti al mio, di negozio, che parlavano. Io subito non ho ascoltato, anche perchè parlavano in piemontese, avrei proprio dovuto fermarmi a tradurre. Invece ho aperto, sono entrata, ho servito una signora che nel frattempo aspettava me e quando anche la nonna sopra il negozio è scesa e si è fermata a parlare con le altre persone, mi sono decisa ad uscire, spospettosa. Sentivo che parlavano di un uomo, che stava male, che si vedeva da lontano che non era in forma e sembrava in coma.....Tutti asserivano e commentavano, al che ho cercato di capirne di più chiedendo cos'era successo. Mi è stato risposto da uno dei signori che era morto Piero, al che ho guardato il negozio di fronte al mio e ho visto le serrande abbassate e il biglietto "chiuso per lutto". Subito mi si è fermato il respiro per un attimo.....sono rimasta sconcertata. Sapevo che non stava per niente bene e spesso non si capiscono le sofferenze delle persone che stanno male se non le si frequenta....ma non avrei mai pensato di alzarmi un mattino, arrivare al lavoro e venire a conoscenza di un lutto di quartiere. Piero lo conosco da vari anni. Abito a Piscina da quasi 11 anni e passando là davanti l'ho sempre visto fuori dal negozio con il suo camice da vero bottigliaio/droghiere a fumarsi la sua ennesima sigaretta (già al mattino presto era l'ennesima.....). Poi col passare degli anni sentivo parlare della sua insolenza nei confronti delle donne, bambine e anziane che gli passavano davanti. Ne aveva da ridire su ognuna, chi per il didietro, chi per il balcone davanti, chi per il fisico mozzafiato e chi per, al contrario, il fisico sciupato.....Non era affatto uno stinco di santo, infatti quando ho aperto l'attività di fronte a lui ho cominciato a sentire dal vivo i suoi commenti,  le sue battute sfrontate e le risposte stizzite ed indignate che le donne con cui parlava gli rispondevano a tono......Ogni giorno, la proprietaria del negozio di scarpe, doveva scopare uno sterminio di cicche buttate dalla finestra della sua abitazione che durante la pausa pranzo e dopo la chiusura serale si ritrovava sul marciapiede.....era un bel tipino, con i suoi pregi (che io in realtà non ho avuto modo di scoprire più di tanto....) e i suoi difetti......però stamattina mi è venuto lo stesso il vuoto dentro. In paese non si è parlato d'altro e durante la giornata c'è stata un bel viavai di persone che andavano a portare il loro saluto e a far sentire la loro vicinanza dalla moglie. Ancora più triste è vedere il negozio chiuso, che finchè c'era Piero quell'attività era sempre aperta, era sempre il primo ad aprire e l'ultimo a chiudere....I suoi amici non l'hanno abbandonato da quando è cominciato a stare male, chi andava a trovarlo, chi lo accompagnava alle visite di routine, chi gli suonava il campanello e gli parlava dalla finestra.....sono tutti quegli omoni che come lui non lesinano apprezzamenti sui vari corpi femminili, quelli che se parli con loro, come Piero, pare siano dei viagra camminanti e che facciano e riescano a combinare tutto loro.....sono quelli che stamattina si asciugavano le lacrime e camminavano come uomini spersi per la strada....ogni tanto s'incontravano davanti alla bottiglieria, parlavano un pò e poi si allontanavano, ognuno per la sua strada, con capo chino e camminata mesta....In più oggi il tempo freddo e piovoso incorniciava la giornata triste, in cui personalmente non riuscivo a distrarmi......perchè una persona può essere pessima, mediocre o meravigliosa, ma quando la conosci e la vedi tutti i giorni, anche se non ti è simpaticissima, quando viene a mancare lascia comunque un vuoto più o meno grande. E anche se a grandi linee lo si conosceva come una persona screanzata, comunque a me ha lasciato un vuoto. E mi dispiace per la sofferenza che ha dovuto subire in questi ultimi 2 anni. E mi dispiace per la sua famiglia, moglie, figli e nipoti che l'hanno amato, sopportato, criticato, aiutato, sostenuto, adorato, giustificato, tollerato, appoggiato........
Ciao Piero....